DDL Sicurezza e CBD

DDL Sicurezza e CBD. Scopriamo quali sono le implicazioni per la Canapa Industriale in Italia.
Il recente Articolo 18, proposto dal Governo Meloni, sta generando preoccupazioni significative nel settore della canapa industriale in Italia. Questo articolo mira a vietare la produzione, il trasporto e la commercializzazione delle infiorescenze di canapa, anche se prive di THC come le infiorescenze Zambros, sollevando interrogativi sulle future implicazioni per il mercato del CBD e per le migliaia di aziende e lavoratori coinvolti nella filiera. In questo articolo, esamineremo nel dettaglio le disposizioni dell’Articolo 18 e le potenziali conseguenze per il settore.
Cosa Prevede l’Articolo 18 del DDL Sicurezza?
L’Articolo 18 del DDL Sicurezza introduce modifiche sostanziali alla normativa vigente sulla canapa. In particolare, propone di vietare:
- Produzione delle infiorescenze: Divieto di coltivazione finalizzata alla raccolta delle infiorescenze di canapa, indipendentemente dal contenuto di THC.
- Commercio e distribuzione: Proibizione della vendita, distribuzione e commercializzazione delle infiorescenze e dei derivati, inclusi estratti, resine e oli.
- Trasporto e spedizione: Restrizioni sul trasporto, invio e consegna di tali prodotti.
Queste misure mirano a contrastare l’uso ricreativo della cannabis light, ma hanno sollevato preoccupazioni riguardo agli effetti collaterali sul settore industriale e terapeutico del CBD, quindi per i prodotti come le caramelle CBD Zambros o l’olio CBD di Zambros
Implicazioni per il Settore del CBD in Italia
L’attuazione dell’Articolo 18 potrebbe avere diverse conseguenze per il mercato del CBD:
- Impatto Economico: La filiera della canapa in Italia coinvolge circa 3.000 aziende e 15.000 lavoratori, con un indotto stimato di 500 milioni di euro. Il divieto potrebbe mettere a rischio posti di lavoro e investimenti significativi nel settore. Coldiretti
- Produzione Limitata: Le infiorescenze rappresentano una parte cruciale della pianta per la produzione di CBD. Il divieto potrebbe limitare la disponibilità di materie prime per prodotti terapeutici e industriali.
- Concorrenza Internazionale: Mentre altri Paesi europei stanno liberalizzando o regolamentando in modo favorevole la produzione di CBD, l’Italia potrebbe perdere competitività, spingendo le aziende a delocalizzare le proprie attività.
Reazioni del Settore e della Società
Diverse organizzazioni e associazioni hanno espresso preoccupazione riguardo all’Articolo 18:
- Coldiretti: L’associazione agricola ha lanciato un appello per modificare la legge, sottolineando il rischio di cancellare una filiera in crescita e promettente per l’economia italiana. COLDIRETTI
- Forum Droghe: Ha pubblicato un appello firmato da esperti e ONG internazionali, chiedendo al governo di stralciare l’emendamento, ritenendolo un affronto al buon senso e alla scienza. SKYTG24
- Imprese del Settore: Molte aziende stanno valutando la possibilità di trasferire le proprie attività all’estero, in Paesi con normative più favorevoli, per salvaguardare i propri investimenti e il futuro del settore. FINANCIAL TIMES
Prospettive Future e Possibili Soluzioni
Per mitigare gli effetti negativi dell’Articolo 18, potrebbero essere considerate le seguenti azioni:
- Dialogo Istituzionale: Promuovere un confronto tra governo, associazioni di categoria e comunità scientifica per elaborare una normativa equilibrata che tuteli la salute pubblica senza penalizzare il settore industriale.
- Regolamentazione Chiara: Definire standard di qualità e sicurezza per i prodotti a base di CBD, garantendo trasparenza per i consumatori e operatori del settore.
- Sostegno alla Ricerca: Incentivare studi scientifici sul CBD per approfondire le sue proprietà terapeutiche e promuovere un utilizzo consapevole e informato.
Conclusione
L’Articolo 18 del DDL Sicurezza rappresenta una sfida cruciale per il futuro della canapa industriale e del mercato del CBD in Italia. È fondamentale bilanciare le esigenze di sicurezza pubblica con lo sviluppo economico e l’innovazione, garantendo al contempo la tutela della salute dei cittadini e il sostegno a un settore in crescita.